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Velocità di un sito Internet e SEO

20 dicembre 2014 Fabio Polo Nessun commento

Vi è sicuramente una qualche relazione tra velocità di un sito Internet e suo posizionamento nei risultati di ricerca di Google. Ne è prova che Google ha rilasciato dei tools specifici per misurare la velocità di un sito Internet. Google stessa ha incluso nelle Google Analytics dei report per verificare la velocità delle singole pagine. E’ quindi chiaro che Google sta facendo di tutto per stimolare i webmaster a porre attenzione a questo aspetto.

Il problema della velocità si fa sentire soprattutto negli ecommerce basati su software potenti ma complicati come Magento. Ne ho avuto personale esperienza su Bestprato, un ecommerce che seguo direttamente e che ultimamente ha inserito una nuova categoria di prodotti: i vasi da giardino ed interno casa. Questi articoli sono prodotti configurabili con la possibilità anche di 3 varianti. Mi sono subito accorto che c’era un calo evidente delle performance soprattutto a livello di indice del catalogo.

L’analisi eseguita con Gtmetrix ha evidenziato che c’era un problema di tempi di riposta del server. Artera, il provider presso cui è ospitato il sito, è certamente un buon provider ma evidentemente la soluzione di hosting scelta non era particolarmente performante.

Per aumentare le prestazioni di un ecommerce basato su Magento non basta aumentare le prestazioni pure dei server, no, serve qualcosa in più. Tutti gli elementi che concorrono a degradare le prestazioni devono essere ottimizzati. Parliamo sia di ottimizzazione del template ma anche e soprattutto di configurazioni specifiche del server a livello di gestione della cache e di accesso al database.

Alla fine su Bestprato.com ho trovato una soluzione che ha permesso di aumentare la velocità della pagina più critica di oltre +20 volte. Ora sta attendendo i risultati, ovvero capire se la pagina dedicati ai vasi da giardino ed interno migliora il suo rank nelle ricerche su Google.

5 consigli per un email marketing di successo

3 maggio 2011 Fabio Polo Nessun commento

Oggi parliamo di Email Marketing, questo perchè a dispetto di quanti hanno sentenziato un po’ troppo precipitosamente la morte dell’email, l’email marketing non conosce crisi e continua ad imporsi come strumento essenziale di qualsiasi campagna online.

Partiamo da una definizione di e-mail marketing.

L’e-mail marketing è uno strumento di marketing diretto: dà alle aziende la grande opportunità di comunicare con le persone in modo immediato, efficace e soprattutto personalizzato attraverso il canale e-mail. Oggi rientrano nell’e-mail marketing molti tipi di progetti, dalle newsletter che servono per tenere le persone informate su contenuti di interesse, alle DEM per promuovere prodotti/servizi, fino a veri e propri programmi di customer satisfaction.

L’e-mail marketing professionale risponde a molti tipi di esigenze: le aziende oggi devono inviare messaggi e allo stesso tempo hanno bisogno di calcolarne l’efficacia.

I principali KPI (indicatori di performance) dell’e-mail marketing sono i tassi di apertura delle e-mail e i tassi di click: questi dati ci parlano del reale interesse dell’utente nei confronti della comunicazione, ma è solo l’inizio. Non bisogna dimenticare l’analisi delle conversioni. Per calcolare il ritorno sull’investimento (ROI), è necessario integrare la piattaforma per l’e-mail marketing con sistemi web analytics.

Ed ecco i nostri cinque consigli a chi vuole gestire con successo una attività di e-mail marketing:

Dare importanza al contenuto.
Gli utenti oggi premiano contenuti interessanti che siano di valore, nel web come nell’e-mail marketing. Dare alle persone qualcosa di utile, un servizio, significa mantenere alta la partecipazione e di conseguenza la fedeltà.

Verificare che i messaggi raggiungono la inbox
La percentuale di email effettivamente giunte a destinazione rispetto al totale dei messaggi inviati è sempre di più una responsabilità condivisa tra chi gestisce il sistema di email marketing e il brand, che deve costruirsi una buona reputazione rispettando gli utenti con una politica di acquisizione dei contatti chiara, una frequenza di invio ragionevole, un processo di disiscrizione il più semplice e immediato possibile, che consenta all’utente di cancellarsi con un solo click.

Analizzare i risultati.
Leggere i dati fin dalle prime comunicazioni e capire quante email sono state recapitate, quante sono state aperte, quali e quanti click hanno generato. Solo attraverso un monitoraggio costante degli andamenti è possibile intervenire per migliorare e/o correggere eventuali criticità.

Misurare le conversioni.
Misurare realmente l’efficacia dei tuoi messaggi, grazie all’integrazione con piattaforme di web analytics. In questo modo, potrai seguire tutto il percorso dell’utente dall’apertura della email al sito e avrai informazioni precise sulle conversioni. Per calcolare il ROI di una campagna, devi scoprire che cosa hanno fatto gli utenti dopo aver aperto il messaggio e aver cliccato.

Testare diverse soluzioni per una stessa campagna
Mettere a confronto i principali ingredienti dei messaggi (oggetto, call-to-action, immagini, landing pages, etc.) utilizzando un A/B test. Creare due versioni della stessa campagna modificando di volta in volta un singolo elemento: scoprirai come piccoli accorgimenti possono diventare significativi e avere un grande impatto nell’efficacia di una campagna.

Nel prossimo post porteremo un caso concreto di semplice email marketing che abbiamo realizzato usando un software semplice e potente (che si dice usato anche da Obama nella campagna per le presidenziali 2009…). Pronti a fare buon email marketing?